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Anna Farinato / Biografia

Mi sono formata come Psicologa presso l’Università di Padova e successivamente come Psicoterapeuta ad orientamento sistemico relazionale alla Scuola di Milano di Boscolo e Cecchin. Dopo la specializzazione in psicoterapia ipnotica presso A.M.I.S.I. con il Professor Mosconi, ho conseguito la specializzazione con il metodo EMDR. Ho acquisito negli anni esperienze in vari ambiti; il mio lavoro mi appassiona moltissimo e considero l’aggiornamento e la formazione continua degli strumenti indispensabili per il mestiere che pratico e per offrire alle persone che incontro un servizio di qualità.

Specializzazioni

L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. È un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 44 studi “randomizzati” controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze. La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.

Psicoterapia ipnotica AMISI

Mi sono formata con il prof Mosconi, di cui conservo ancora le sue tracce audio incise sui nastri delle “audio cassette”.

La scuola A.M.I.S.I., mi ha dato alcuni strumenti che conservo preziosamente nella mia pratica clinica. Il pensiero della scuola A.M.I.S.I. può essere descritto brevemente dall’ultimo manifesto della scuola stessa. Con Milton Erickson negli Stati Uniti e Giampiero Mosconi in Italia, l’ipnosi ha assunto il ruolo di una vera e propria psicoterapia a sé stante ed è stata riconosciuta dal MIUR e teorizzata nei tre Manifesti teorico-didattici redatti dall’A.M.I.S.I. e dalla sua Scuola. Un processo mentale che rende disponibili le potenzialità e le capacità raccolte in quel grande magazzino interno che Milton Erickson identifica con la mente inconscia e che sono percepite dai pazienti ma che non sono loro disponibili, sempre o appieno.

Ciò che determina l’efficacia e la costituzione della coppia terapeutica è il “Rapport”, elemento complesso che riguarda una serie di relazioni interpersonali particolarmente significative in termini di comprensione, empatia, accoglimento, fiducia, onestà e sincerità.

Psicoterapia Sistemica Relazionale

Mi sono formata in questa disciplina a Milano, subito dopo la laurea e il tirocinio e l’esame di abilitazione.

L’approccio sistemico familiare ha scatenato per me una specie di “innamoramento” di pensiero. Non vedevo l’ora di frequentare le lezioni e i fine settimana di approfondimento. Ogni argomento trattato, risuonava in me come conosciuto, familiare e le nozioni mettevano ordine a dinamiche relazionali che vivevo o che avevo vissuto. I maestri, Boscolo e Cecchin, entravano in aula con noi e la formazione “dietro lo specchio” rimane ancora impressa nella mia memoria senza perdere l’intensità dei colori e delle emozioni. Ricordo ancora il modo avvolgente e profondo del Professor Boscolo e quello più provocatorio e dissonante del Professor Cecchin.

Due maestri che ho avuto la fortuna di conoscere lungo il mio cammino professionale e che mi hanno lasciato tra i beni professionali più inestimabili, la curiosità verso la famiglia, il sistema studiato e la forza terapeutica del gruppo, dell’equipe.

Il Milan Approach, o più precisamente Scuola di Milano, è un modello sistemicodi terapia familiaree di intervento nei contesti relazionali e sociali sviluppato a Milanoa cavallo tra gli anni sessanta e settanta del Novecento[1].

I riferimenti teorici della Scuola di Milano furono numerosi e si sono evoluti nel tempo. Si identifica come basi di partenza gli studi di Batesone del gruppo di Palo Alto, la teoria generale dei sistemi, la ciberneticae il costruttivismo.

Sebbene ad oggi diversi terapeuti in tutto il mondo facciano riferimento all'approccio milanese in modo più o meno diretto ed esplicito, troviamo un caposcuola in Mara Selvini Palazzoli, assieme ai primi e tra i più significativi protagonisti Luigi BoscoloGianfranco CecchinGiuliana Prata.

Compassion Focused Teraphy

Questo è proprio l’ultimo interesse terapeutico in ordine cronologico. La preparazione consta di due livelli e io ho frequentato il primo livello con il professor Nicola Petrocchi, che stimo profondamente e che è stato per me illuminante. L’approccio terapeutico della Compassion Focused Therapy, sposa abilmente e artisticamente la mia preparazione con la psicoterapia ipnotica e con i più recenti studi di psiconeurofisiologia, con L’EMDR e con la terapia dei sistemi.

L’esponente teorico è Gilbert, che afferma: “Tutti gli approcci terapeutici assumono che la psicoterapia dovrebbe essere condotta in un modo compassionevole che sia rispettosa, di sostegno e, in generale, gentile con i pazienti “(Gilbert, 2007).

La Compassion Focused Therapy (CFT), in italiano “Terapia basata sulla Compassione”, è un approccio psicoterapeutico di recente diffusione che fa parte delle Psicoterapie Cognitivo Comportamentali Mindfulness-based. La CFT è stata sviluppata dal Paul Gilbert (2005), professore di Psicologia presso l’Università di Derby nel Regno Unito, da anni impegnato nella ricerca scientifica sul senso di colpa, sulla vergogna e sull’autocritica, da egli ritenuti elementi centrali di molti disturbi psicologici, dalla depressione alle psicosi.

La Compassion Focused Therapy (CFT)offre una spiegazione della psicopatologia e del suo mantenimento basata sulle dinamiche di attivazione di alcuni sistemi di regolazione emotiva presenti nel nostro cervello e propone una visione del processo di cambiamento che si basa sulla modulazione di sistemi motivazionali e affettivi connessi all’attaccamento, la cui attivazione garantirebbe un cambiamento nel paziente che spesso non è possibile solo attraverso un intervento diretto sulle sue credenze disfunzionali.

La CFTnasce proprio a seguito dell’osservazione clinica che alcuni pazienti, particolarmente autocritici e auto-colpevolizzanti, non migliorano con la terapia standard. Essi cioè possono giungere a comprendere la “logica” o, meglio, l’illogicità dei loro pensieri negativi disfunzionali (su di sé, sul mondo o sul futuro), ma continuare a sentirsi a disagio, a colpevolizzarsi, ad autoaccusarsi. Secondo Gilbert in questi pazienti così autocritici c’è uno squilibrio, acquisito nell’infanzia, nei sistemi di regolazione delle emozioni.

Facciamo un esempio: gli individui che hanno pochi ricordi o esperienze di essere amabili o consolati hanno difficoltà a sentirsi al sicuro e rassicurati. La CFTmira pertanto all’attivazione del sistema di consolazione in modo che sia utilizzato per regolare le emozioni basate sul senso di minaccia, come la rabbia, la paura, il disgusto e la vergogna.

Le principali tappe
della mia formazione

Dal 1992 ad oggi

Psicologa-psicoterapeuta con specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale, in psicoterapia ipnotica (A.M.I.S.I. Milano) 

e nella tecnica E.M.D.R. per l'elaborazione dei traumi. 

 

È formatrice, organizza corsi sul linguaggio del corpo e sul miglioramento delle capacità di comunicazione e relazione con gli altri in ambito lavorativo e personale. Organizza corsi sulla leadership e gestione del gruppo di lavoro.

 

Effettua valutazioni neuropsicologiche per adulti per evidenziare eventuali deficit cognitivi. Effettua colloqui di sostegno per i caregiver di pazienti con malattie croniche e/o degenerative 

(malati con sindrome depressiva e bipolare, malati di Alzheimer, 

malati oncologici,)

 

È iscritta all'albo dei periti del Tribunale di Busto Arsizio per valutazioni inerenti alle famiglie con minori.

Dal 2005 al 2011

Insegnante di ruolo in Psicologia presso le scuole superiori di Busto Arsizio e Varese.

Dal 1998 al 2005

Insegnante di ruolo presso le scuole elementari di Olgiate Olona (VA).

Da giugno 2001

a giugno 2002

Titolare di una borsa di studio presso il Servizio di Neuropsicologia, Divisione di Neurologia

Fondazione Clinica del Lavoro Salvatore Maugeri di Veruno (NO), finalizzata all’individuazione

dei deficit cognitivi implicati nel decadimento cognitivo nell’anziano (morbo di Alzheimer).

da marzo 1994

a febbraio 1996

Titolare di un contratto a tempo determinato di ricerca scientifica specialistica e sperimentale-applicata nell’ambito del progetto finalizzato “Recupero del traumatizzato cranico”, presso la Fondazione Clinica del Lavoro Salvatore Maugeri di Veruno (NO). 

aprile 1999

Iscrizione all’Ordine degli Psicoterapeuti della Regione Lombardia.

1998

Iscrizione all’Albo dei Consulenti tecnici del Giudice (categoria: psicologia-specializzazione:

psicoterapia familiare e valutazioni neuropsicologiche) del Tribunale di Busto Arsizio (VA).

1993

Abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo nella seconda sessione relativa all’anno 1993 (iscrizione all’Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia n. 03/4000).

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